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Restauro casa XII secolo

L’intervento è stato incentrato sul rigoroso restauro di questo fabbricato del XII secolo: sembra che la costruzione appartenesse in origine all’ordine monastico dei benedettini. La proprietà, a seguito della crisi dell’ordine benedettino intorno al 1340, passò ai monaci camaldolesi, nel 1458 fu poi unita al monastero di S. Michele di Murano ed infine verso il 1770, per volere della Repubblica di Venezia, fu confiscata ai religiosi, sorte condivisa anche dal vicino monastero degli olivetani nel Monte Venda e da altri edifici monastici nell’intorno. Questo edificio risiedeva in una posizione strategica, in quanto era ai piedi della collina, appositamente sorto nei pressi di un piccolo porto fluviale, del quale si conserva ancora qualche traccia sulle mappe più antiche, dove si possono vedere le zone coperte dalle acque in via di interramento, operazione che dovrebbe essere stata effettuata in data di poco posteriore al 1600. La sua funzione originaria era infatti quella di “corte rustica”, con tipiche mansioni agricole oltre che a fungere da temporaneo magazzino per gli scambi sul porto fluviale. Il risultato finale doveva quindi essere un recupero della struttura, adattando la stessa alle destinazioni d’uso ad oggi consone (abitazione) ma senza per questo snaturare la tipologia del fabbricato che anzi, ha riportato in evidenza i suoi caratteri storici ed il suo antico aspetto.

 

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